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giovedì 18 febbraio 2021

Coronavirus e variante inglese a Firenze

La variante inglese si diffonde a Firenze e in Toscana

Il 12 Gennaio 2021 si iniziò a parlare del primo caso di variante inglese del Covid anche a Firenze, precisamente a Fiesole: uno studente di 25 anni che era rientrato dall'Inghilterra il 18 Dicembre per le feste natalizie. A renderlo noto fu l'ASL Toscana, specificando che era il primo caso in assoluto riscontrato nell'area di competenza. 



Non era però il primo caso in Toscana: precedentemente era successo a Pisa, durante i giorni di Natale, quando fu dichiarato di aver sequenziato la variante inglese del coronavirus, rilevata su una donna proveniente dall'Inghilterra pochi giorni prima di Natale. Da quei giorni i casi di variante inglese da Covid sul territorio di Firenze sono aumentati, ma in generale crescono i contagi da Covid in Toscana. A preoccupare però sono proprio le varianti.

Nuove possibili restrizioni per la Toscana

In questi giorni in Toscana si parla di un probabile passaggio a zona arancione con alcune zone rosse locali. Il tasso dei positivi sta crescendo, arrivando ad un 4.6%. Inoltre, l'RT della regione Toscana, che fino a qualche giorno fa era attestato tra l'1 e l'1.1, sta aumentando. La maggiore preoccupazione però rimane la diffusione della variante Inglese, dopo gli episodi di Firenze e Pisa, e la crescita di queste segnalazioni all'interno del territorio regionale. 
L'11 Febbraio del 2021 è stato dichiarato l'ennesimo caso di variante inglese del Covid-19 in Toscana, nell'alto Senese, a Colle Val d'Elsa, che conta ormai più di 95 persone positive al virus. Due cittadini della provincia di Arezzo, ricoverati invece all'ospedale cittadino, hanno riportato la presenza della variante inglese e brasiliana. A Chiusi sono stati scoperti due casi di variante brasiliana e sudafricana. Per questo motivo Chiusi è in zona rozza da sabato scorso e nel corso della settimana sono stati effettuati degli screening su tutta la popolazione dell'ambito di "Territori Sicuri".

Perché può preoccupare la variante inglese?

C'è da essere preoccupati per l'avanzata della variante inglese a Firenze e in Toscana? Le altre varianti di Covid-19 sono più pericolose? A proposito Water Ricciardi, l'ex Presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, si rivela moto preoccupato per la variante inglese del coronavirus, poiché è decisamente più contagiosa di quella classica e sta letteralmente creando un caso sanitario in Inghilterra durante questi giorni. Il professore afferma che la variante inglese da Covid-19, così come a Firenze e Toscana, è diffusa anche in almeno altri 60 paesi e che averla sottovalutata per alcuni mesi è stato un errore molto grave da parte delle autorità inglesi. Le varianti da Covid non devono quindi essere prese sottogamba ed è essenziale che le autorità competenti valutino attentamente i casi che nell'ultimo mese si sono verificati in provincia di Firenze, Siena e Arezzo. La chiusura di alcune aree a zona rossa potrebbe essere un rimedio efficace per non permettere alla variante inglese, in particolare, di correre più velocemente ed aumentare la sua diffusione in tutto il Paese.

Cosa possono comportare la diffusione della variante inglese e degli altri ceppi di coronavirus?

A far più paura del coronavirus, in questo momento, sono le sue mutazioni, come la variante inglese appunto. Ma quanto è più pericolosa la variante inglese? Nel caso della variante inglese, a mettere in allarme gli esperti è soprattutto l'alto livello di contagiosità del ceppo di coronavirus che si è originato a settembre nel Kent e nel giro di pochi mesi è diventato predominate nel Regno Unito, portando la situazione sanitaria al collasso con aumento vertiginoso di vittime e contagi. Secondo molti virologi, non si ha la certezza che la variante inglese, che a gennaio del 2021 è arrivata a Firenze e che oggi si sta diffondendo su tutto il territorio nazionale, abbia anche una letalità maggiore. 
Fortunatamente i vaccini attualmente in commercio hanno dimostrato una buona efficacia anche contro le varianti da Covid-19 più diffuse, compresa quella inglese. I ceppi della variante Brasiliana e Sudafricana, invece, si sono dimostrati più abili ad eludere gli anticorpi, e tutt’ora non si ha la certezza che i vaccini possano riuscire ad ottenere la stessa efficacia. Per questo motivo è essenziale che vengano ancora mantenute tutte le precauzioni e misure di contenimento, soprattutto in quelle aree dove si è registrata una maggiore presenza della variante Inglese, come a Firenze, e in altre zone della Toscana.

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